Non so quanti hanno avuto la fortuna di vedere una volta un'aquila in volo per comprendere il motivo della definizione"reale". E' difficile immaginare qualcosa di più maestoso di questo grande rapace mentre volteggia, sfruttando perfettamente venti e correnti. Vola tra il sole la pioggia e il tormento di essere continuamente braccata. Fuggire e vivere anche per poco tempo, ma poter pulirsi le piume al riparo, appoggiata su qualche roccia. La sua casa è il cielo. Non so quanti hanno avuto la fortuna di osservare uno scoiattolo in libertà. Se il tempo è sereno lo si vede balzare da un un'albero all'altro, la sua vita si svolge di giorno ed è particolarmente attivo all'alba e al tramonto. La sua casa si trova sulle biforcazioni dei rami o nelle cavità degli alberi, lì passerà le sue notti e il freddo inverno. Non so quanti hanno avuto la sorpresa di avvistare il passaggio di un cerbiatto, sotto la stretta sorveglianza della madre. La sua casa è il bosco. E adesso via!! Diamo uno schiaffo a tutto questo, buttiamo da parte questo libro di racconti che ci ha aiutato a far passare qualche minuto di noia: Via, a tuffarci nella folla, nel baccano, nel traffico e nelle offerte promozionali dei tanti negozi che espongono ogni capriccio del cliente. La gente cammina in questi spazi di offuscata beatitudine, di luccicoso benessere visivo e di miserabili appagamenti, ma facili. Calpestiamo questi grandi spazi dove ci si può sbizzarrire, dove i bimbi possono giocare e gli adulti possono acquistare socializzare e, in contemporanea, essere informati dalle notizie provenienti da tutti i paesi del mondo. Basta alzare lo sguardo. Ovunque pareti occupate da megaschermi e, per un attimo, il sorriso si spegne. Un telegiornale manda in onda la difficile condizione di vita di popolazioni meno fortunate di noi. Senza cibo, senza acqua sufficiente per dissetare persone e animali: di questo ancora si muore! Sotto le migliaia di luci al neon, con un bel panino imbottito, abbiamo ancora il coraggio di commuoverci e di commentare situazioni drammatiche di alcuni paesi, mentre noi, comodamente insensibili, buttiamo quotidianamente nei bidoni della spazzatura chili di alimenti e lasciamo scorrere dai nostri rubinetti ( anche solo per lavarci i denti), litri di acqua!! Problemi lontani da noi e quindi, la giornata continua.Certo, perchè a farci dimenticare i brutti avvenimenti della vita, ci pensano gli altri, innescando nei nostri cervelli il più salutare meccanismo di difesa : L'indifferenza: Pensare Tu e il tuo pensiero Sforzati; è un pò faticoso, ma ti aiuterà a capire la realtà. La stessa realtà che cercano di nasconderti con le belleparole e i cartelloni pubblicitari. Cosa e chi c'era in queste grandi superfici? Non ci siamo accontentati di una modesta dimora, ma ci siamo impossessati e abbiamo distrutto per il nostro apparente benessere, la casa di molte specie animali e vegetali. Abbiamo sterminato, violentato e inquinato la natura giorno per giorno e, non ci siamo mai accorti che, invece lei, ci ha dato tutto per il nostro respiro. Non ci sono solo i cuccioli umani che hanno il diritto di crescere e vivere. Da sempre e prima di noi, gli animali hanno abitato la terra e partorito cuccioli, allattandoli e crescendoli con la stessa cura di una madre umana. Non siamo i soli a provare dolore e frustrazione, non siamo i soli ad avere il diritto alla non sofferenza. Ho preso un bimbo per mano, e mi ha portata dove si può giocare nell'erba e saltare da una pozzanghera all'altrasenza il timore di essere sgridato perchè ci si è sporcati. Ho guardato un bimbo negl'occhi, e la sua curiosità di conoscere che effetto fa arrampicarsi su un robusto ramo, senzasentirsi urlare dietro: no, guai a te. Ho tenuto per mano tanti bimbi, e assieme a loro ho camminato nel mezzo della natura insegnandogli quanto è belloascoltarla e osservarla, per poter capire piano piano, quanto è importante rispettare qualsiasi forma di vita, indispensabile per il respiro del nostro pianeta. Ho accompagnato un'anziano, dove prima c'era la sua terra, fertile e sana, e dove pascolava libero il suo bestiame; un grande orto poi, per sfamare una numerosa famiglia. Il capo chino appoggiato sul suo bastone, e la voglia di ritrovare quella gente che girava per la sua casa canticchiando mentre il lavoro della campagna andava avanti; faticoso si, ma la fatica, quella sana diceva, tiene lontano le brutte cose. Come non ascoltare le sue parole! Parole che echeggiano nell'aria in una fusione perfetta di armonia ritrovata tra le rughe del suo volto e un sorriso mai perduto. Un'anziano si può prendere per mano, perchè non appartiene a un'epoca ormai passata, ma piuttosto trascurata dove le troppe parole e i pregiudizi hanno imprigionato la spontaneità dell'individuo. Forse è per questo che togliamo la libertà agli animali ? Perchè non siamo più in grado di retrocedere ai vizi e di condurre una vita più semplice. Siamo noi stessi gli artefici della nostra prigionia, e ne siamo talmente abituati, che troviamo naturale mettere il nostro cane legato ad una catena o andare a vedere gli animali allo zoo dentro anguste gabbie. Una consolidata abitudine, mascherata di bugie e di false informazioni.Ci piace, o forse abbiamo semplicemente paura di essere i soli a pensare diversamente.Ho accompagnato una donna e un uomo nel buio della notte, dove regna la quiete e l'incessante respiro della natura che prova a rigenerarsi da sola. Il grido di dolore continua Come fai a non sentirlo ? Piccola Lince Creato il 19/05/2007 |